Gioacchino e le parrucche

« Older   Newer »
  Share  
Cipputi
view post Posted on 27/4/2013, 19:17




Chi lo avcrebbe detto che anche un mito come Gioacchino Rossini fosse ossessionato dalla capigliatura? A leggere le biografie dettagliate e le cronache dell'epoca si scopre che il grande compositore non era affatto uno di quelli che verrebbero chiamati "bellicapelli": infatti era completamente calvo. Ma si vergognava talmente del suo scalpo nudo che ricorse quasi subito a ciò che risultava essere il rimedio più veloce ed efficace: la parrucca.
Ma non gliene bastava una: ne aveva acquistate alcune decine, di varia foggia e colore. E la ragione era semplice, ogni qualvolta cambiava abito, il parrucchino doveva essere intonato allo stesso.
Così, ogni volta che il Maestro doveva uscire o ricevere qualcuno, per il fedele servitore Tonino erano grossi problemi. Quale parrucchino avrebbe indossato? Per recarsi a passeggio, al concerto o a un matrimonio ne voleva indossare uno "allegro".....Per i balli e le serate di riguardo era invece d'obbligo la parrucca" fascinatrice".....Mentre per le cene con gli amici preferiva indossare un parrucchino dai colori vivaci. Per le cerimonie pubbliche il bravo Tonino già sapeva che avrebbe dovuto preparargli la parrucca "seria", mentre per le riunioni diplomatiche il Maestro avrebbe indossato quella double-face. Il guardaroba prevedeva la parrucca "triste", fatta apposta per i funerali.
In società girava la frase" Dimmi quale parrucca indossa e ti dirò dove va".
Nonostante la calvizie e numerosi altri problemi di salute, alcuni anche gravi, Rossini non perse mai il suo spiccato senso de''humor. Per comunicare alla madre l'andamento poco felice delle sue "prime" disegnava sulla busta, come preavviso, un fiasco le cui dimensioni erano proporzionali all'insuccesso riscosso.
Ma quello della calvizie era il suo chiodo fisso, che lo faceva molto soffrire, tanto che una sera, partecipando a un ricevimento in onore di un altro musicista, Franz Liszt, notoriamente dotato di una morbida e lunghissima chioma, Rossini gli passò le dita tra i capelli dicendo: "Ma sono davvero tutti vostri?" Poi, accennando alla propria parrucca:"Io li ho perduti tutti".
E gli mostrò una coppia di suoi ritratti, uno fatto da giovane e l'altro da vecchio, su cui di suo pugno aveva scritto sul primo FIGARO SU, sul secondo FIGARO GIU', a ricordare il suo proverbiale sens of humor! :1227990981.gif:
 
Top
silvy silvy
view post Posted on 28/4/2013, 23:36




Simpatica storia di questo grande personaggio della bella musica di allora e di oggi:
Certo che gli artisti sono proprio curiosi nei loro comportamenti.. povero Tonino che doveva aver l'arguzia di capire quale parrucca avesse indossato il suo "padrone"... per fortuna Rossini era un tipo con buon umore!!
 
Top
Beatrix.05
view post Posted on 29/4/2013, 22:22




Stranezze e vanità dei grandi geni. Anche i grandi artisti erano schiavi dell'apparenza a quanto pare...E c'era una parrucca per ogni occasione, proprio come le donne che cambiano acconciatura...E bravo Rossini! :lol:
 
Top
2 replies since 27/4/2013, 19:17   279 views
  Share